Nell’ambito dell’applicazione del PNRR che prevede lo sviluppo della digitalizzazione in Italia, TIM ha annunciato di aver dato corso all’ammodernamento delle reti e di conseguenza alla dismissione delle tecnologie obsolete applicate.
La rete PSTN e ISDN, che fino a vent’anni fa è stata senza dubbio la principale rete di trasporto di Telecom Italia, con la crescita tumultuosa delle reti broadband e della rete mobile, ha perso il suo ruolo di assoluta predominanza all’interno delle reti di Telecom Italia a favore di tecnologie, individuate dalla stessa azienda, sempre meno impattanti sia dal punto di vista dei consumi energetici sia per quanto riguarda i costi di manutenzione e d’occupazione di spazi fisici.
La principale conseguenza legata al cambio tecnologico delle terminazioni è la necessità, per gli utenti finali, privati, aziende e amministrazioni pubbliche, di aggiornare le reti interne dei sistemi di comunicazione che utilizzano le tecnologie in dismissione. Oltre ai benefici di natura economica che ne deriveranno, l’aggiornamento dei sistemi di comunicazione interni assicura l’accesso ad una gamma di servizi non consentiti dalle vecchie linee PSTN e ISDN, tra i quali i più comuni e richiesti sono l’integrazione della rete fissa con la rete mobile, la videocomunicazione e la continuità del servizio nella massima mobilità. Come ci insegna la storia dei cambiamenti tecnologici avvenuti negli ultimi quarant’anni nel settore ICT, le organizzazioni che ne hanno tratto i maggiori benefici sono sempre stati i precursori.

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